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Il ballo dei possibili pretendenti

06.04.2025

 

Per lungo tempo la domanda è stata: “chi verrà dopo Rafael Nadal?” » Ma da quando lo spagnolo, 11 volte vincitore del torneo, ha appeso la racchetta al chiodo, il Rolex Monte-Carlo Masters ha visto un ventaglio ampio di contendenti alla corona. Se il campione in carica Stefanos Tsitsipas, incoronato tre volte (2021, 2022, 2024) sul terreno monegasco, ammette che le sue vittorie al Monte-Carlo Country Club e il fatto di vivere a Monaco “lo rendono sereno nel suo gioco”, il greco è il primo a trovare azzardato ogni pronostico. “Attualmente molti giocatori riescono a giocare molto bene sulla terra battuta. Ci sono anche degli americani tra i favoriti. Le possibilità sono veramente tante. Potrebbero essere tutti o nessuno“, dichiara.

 

Sotto il radar di Stefanos Tsitsipas ci sono il numero 3 del mondo, Carlos Alcaraz, otto titoli su terra battuta, tra cui una vittoria al Roland Garros l’anno scorso, ma anche Alexander Zverev, numero 2 del mondo, anche lui 8 titoli su terra battuta, il discreto Casper Ruud, altrettanto efficace su questa superficie e ovviamente Novak Djokovic, 20 titoli su terra battuta, tra cui due vittorie al Rolex Monte-Carlo Masters.  Ma proprio quest’ultimo ha dichiarato: “Ho un’infezione agli occhi dalla semifinale di Miami. Va molto meglio, anche se non è l’ideale. Ma qui non ho aspettative in termini di risultati. Per me l’obiettivo è soprattutto vincere le partite e cercare di raggiungere il mio massimo rendimento sulla terra da qui al Roland Garros“.

Considerando il suo curriculum su terra battuta, Carlos Alcaraz è tra i più seri contendenti al titolo anche se, paradossalmente, non ha mai vinto una sola partita al Monte-Carlo Country Club. “È davvero strano, ammette il giovane spagnolo. Ho giocato solo una volta qui, nel 2022 e ho perso e l’anno scorso mi sono infortunato. Quindi sono molto felice di essere qui! »

Il superdotato di El Palmar condivide l’opinione di Tsitsipas riguardo alla difficoltà di scegliere un favorito. “Attualmente i giochi sono aperti. Questa stagione sulla terra battuta sarà molto interessante perché molti giocatori sono in grado di fare grandi cose su questo tipo di superficie. Non credo che assisteremo alla predominanza di solo uno o due giocatori. Al contrario. In assenza di Jannik Sinner, tutti si aspettano che io e Sasha (Zverev) vinciamo ogni torneo, ma non è così semplice. Perché sempre più giocatori giocano davvero bene. »

Dopo oltre 20 anni di dominio quasi indiviso da parte dei Big 3, il tennis sembra entrare in una nuova era. Un’era in cui gli outsider sono disinibiti e osano orgogliosamente arrivare primi. Come è successo a Indian Wells con la vittoria di Jack Draper e a Miami con la vittoria di Jakub Mensik.  “Non sono d’accordo”, ribatte Alexander Zverev. Non penso che ci siano cosi tante possibilità. Per me, solo un pugno di giocatori può vincere tornei su campi in cemento ma anche su terra battuta. Gli ultimi tre mesi sono stati molto particolari e non possiamo giudicare la realtà da questo punto di vista perché Jannik (Sinner) non é presente, io ho giocato malissimo e anche Carlos (Alcaraz) non ha giocato molto bene. Ma rimango convinto che tutto tornerà alla normalità con 3 o 4 giocatori che domineranno la scena. »

E cosa ne pensa Arthur Fils, i cui progressi nelle ultime settimane potrebbero presto aprirgli le porte della top 10? “Tutti hanno una chance? Non ne sono sicuro. Alcuni giocano davvero, davvero bene. Penso in particolare a Carlos (Alcaraz), Casper, Djoko, Sasha (Zverev). Dopotutto, tutti possono battere tutti, ma non è pero cosi facile!”

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