Alex De Minaur non ha ancora perso un set. E a quanto pare nulla lo ferma. Giovedì 11 aprile, l’australiano è stato il primo a qualificarsi per i quarti di finale del Rolex Monte-Carlo Masters vincendo contro il connazionale Alexei Popyrin (6-3, 6-4). Quest’ultimo, il giorno prima, aveva però eliminato il detentore del titolo, Andrey Rublev.
Così, sul campo dei Principi, Grigor Dimitrov è riuscito finalmente a concludere la sua missione contro l’avversario Miomir Kecmanovic, dopo l’interruzione della notte. Il Bulgaro ha così vinto in due set (6-4, 6-3), e in 1h29 di gioco. La partita è iniziata mercoledì a fine giornata. Il numero 9 del mondo era già in vantaggio sul set, 2-1, quando l’arbitro ha deciso di interrompere il gioco a causa della pioggia. Alla ripresa, intorno alle 12.30, l’ex numero 3 ha saputo rendersi efficace sfondando nel momento migliore, portandosi in vantaggio per 5-3 nel secondo set, per vincere poi poco dopo con 6-3.
La giornata non è ancora finita per Grigor Dimitrov che dovrà affrontare, poco dopo, Holger Rune che con gran difficoltà ha sconfitto Sumit Nagal 6-3, 3-6, 6-2. Interrotto il giorno prima, a causa della pioggia, l’incontro è ripreso sul 6-3, break di Rune 2-1 ma vantaggio Nagal sul servizio del danese. Non troppo da professionista, Rune ha scontato un doppio fallo e ha perso 5 punti. Il tempo di rendersi conto del brutto inizio, Nagal era già sopra di un set. Primo indiano della storia a vincere una partita del Masters 1000 sulla terra battuta, Nagal, ora 93esimo al mondo, è rimontato da 0-2 a 2-2 nel terzo set ma un terribile 10-0 gli è stato fatale (6 -3, 3-6, 6-2 in 2h11). Per Rune, finalista lo scorso anno, il livello di gioco dovrà essere più alto, se vorrà avere la possibilità di conservare più a lungo la maglia gialla. “È stato difficile, soprattutto a causa delle pessime condizioni di ieri. Ma succede spesso all’inizio della stagione sulla terra battuta. Sono molto felice di avercela fatta,” ha dichiarato il danese alla fine della partita. “Ora ho bisogno di riprendermi, per essere pronto per quello che succederà dopo”.
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