Federer senza spingere troppo
Sono già le 16h30 passate, quando Roger Federer entra sul campo Rainier III per la sua ottava finale contro Roberto Bautista Agut. Ma a differenza dei due precedenti intensi incontri, vinti successivamente da Andy Murray e Rafael Nadal, questa partita dovrebbe logicamente essere più rapidamente vinta dallo svizzero.
Questo è il quinto confronto tra il numero 3 del mondo e lo spagnolo (n°17). Bilancio 4-0 patrimoniale e nessun set mollato dall’uomo con 17 titoli del Grande Slam. Non stupisce che ci sia poca suspense.
Fin dall’inizio della partita, Roger Federer, calmo e concentrato, ha tutto sotto controllo. A 2-2 40/40 si regala una palla break con una splendida risposta a un dritto. Ma dovrà aspettare la terza occasione per avere la meglio sul suo avversario e andare in vantaggio in questa prima manche. Lo svizzero decolla anche perché, non solo conferma il suo break, ma ne marca un secondo nella foga e va a condurre 5-2. Il Maestro intasca il primo set in 33 minuti.
Lo spagnolo paga forse la sua partita maratona di mercoledì sera che lo aveva visto strappare la vittoria a Jeremy Chardy o semplicemente è la differenza di classifica e di talento? Entrambi sicuramente. Perché anche quando ha delle opportunità, come nel secondo gioco del secondo set dove conduce 0-40 sul servizio di Federer, quest’ultimo raddrizza il timone con una facilità quasi insolente. La manche è sempre più tirata e lo svizzero deve attendere il nono gioco per fare il break. Si impone 6-2 6-4 in 1h08