FOGNINI ALLA RISCOSSA

I fan o lo amano o lo odiano! Ma pro o anti- Fognini tutti sono d’accordo su una cosa: ad assistere a un match del fantasista ma anche talentuoso italiano non ci si annoia mai.

Al primo turno Fognini era in svantaggio 6-4, 4-1 palle di 5-1 dal qualificato russo Andrey Rublev prima di rovesciare completamente l’incontro (4-6, 7-5, 6-4).

Se ha beneficiato del forfait di Gilles Simon al secondo turno, si è presentato contro Alexander Zverev con l’aspetto dei suoi giorni migliori.
E non senza una ragione: il nativo di Sanremo, residente ad Arma di Taggia, ad appena una cinquantina di chilometri dal Principato, si è nutrito di un campo Ranier III pieno all’80% di tifosi italiani. A ogni punto importante vinto dal loro favorito, dei potenti “Fabio! Fabio!” arrivavano dalle tribune.

Atmosfera degna di un match di calcio di Serie A, mancava solo la “OLA”. Aggiungiamoci anche qualche raffica di vento e il “povero” Zverev ha presto sentito nell’aria la sua fine. Il leader della nuova generazione, evidentemente non a suo agio, lanciava continuamente sguardi verso il suo clan, li implorava quasi di trovare una soluzione.

Se il primo set è stato combattuto, è proprio Fognini che si è creato le occasioni. E quando ha finito per strapparlo al tie-break, i suoi movimenti di braccia, pugni serrati, incitava la folla, dando il tono. Zverev abbassava la testa e non riusciva a reagire.

“Sono davvero contento – assaporava Fognini al microfono dello speaker Marc Maury- Ho disputato un ottimo match. Era un pezzo che non mi capitava. Ho attraversato un periodo nebuloso espero di lasciarmelo alle spalle. Ci sono tanti di quegli italiani qui, è formidabile, sono a casa. Inoltre con Lorenzo (Sonego) saremo in due ai quarti di finale. È un bene per l’Italia.”

E quando Marc Maury gli ha chiesto se si era immaginato questo nella sua testa, Fognini ha risposto ridendo: “Mah, mi passano un sacco di cose per la testa….”

Sì, lo sappiamo ma è quello che rende Fognini unico.

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