FOGNINI DALLE DUE FACCE
Fabio Fognini ha una reputazione e match dopo match, torneo dopo torneo, stagione dopo stagione, fa di tutto per mantenerlo. Anche per rinforzarla. A volte geniale, a volte logorante, a volte eccitante, a volte esasperante. Lo stesso vale per la vita, per il carattere e per il tennis dell’italiano. Alcuni lo adorano, altri lo odiano, ma una cosa è certa, Fognini è unico.
Nel primo turno contro Andrey Rublev, su un campo Ranieri III inondato di sole e copiosamente affollato da caldi tifosi, Fabio Fognini inizialmente ha dato l’impressione di godere del panorama piuttosto che dare battaglia.
Il russo, miracolosamente qualificato (Tomic aveva servito per il match nel primo turno), non chiedeva altro e si impegnava per staccarsi 6-4, 4-1. Ha anche ottenuto cinque palle da 5-1.
Ma come accade spesso, in un lampo di orgoglio, Fognini ha fatto saltare alcuni paletti nella sua testa e ha invertito il match, scatenando l’applauso dei suoi fan. Ha vinto la seconda manche 7-5 e ha fatto break rapidamente nella terza. È poi rimasto concentrato fino alla fine per vincere. Al microfono dello speaker, Fognini non è stato molto loquace, senza dubbio di fretta per tornare negli spogliatoi. Si è accontentato di un: “Ho avuto culo, e un po’ di culo non fa mai male!”