FRITZ SCINTILLA!

Siamo onesti: il grande libro di storia del Rolex Monte-Carlo Masters non è traboccante di exploit dei giocatori americani. L’inno del Paese dello zio Sam non ha mai suonato al centro del campo del M.C.C.C. Cresciuti sul cemento, i tennisti statunitensi raramente amano i campi in terra battuta. E come se non bastasse, il primo grande evento primaverile sulla terra ocra, in Europa, si svolge subito dopo un grande tour americano sul… cemento.

Ma di tanto in tanto un americano arriva nel Principato come dilettante e finisce per farsi prendere dal gioco: per questa 115ª edizione del torneo, la “nuova generazione” d’oltre Atlantico ha rispolverato le statistiche con un duello tra Taylor Fritz, 24 anni, e Sebastian Korda, 21, per un posto nei quarti di finale. La prima da 35 anni. I “pionieri” si chiamavano allora Jimmy Arias e Aaron Krickstein. Il primo aveva battuto il secondo (7-5, 6-1) prima di approdare in finale (sconfitta contro Mats Wilander 4-6, 7-5, 6-1, 6-3). Da allora un altro americano era arrivato ai quarti di finale di Monte-Carlo, Sam Querrey, nel 2008, eliminato da Novak Djokovic. Ma questo è tutto.

Quindi trovare Taylor Fritz agli ottavi del Rolex Monte-Carlo Masters è una sorpresa. Soprattutto per chi ha assistito alla sua prima partita, sul Campo dei Principi, contro l’ospite monegasco Lucas Catarina, 430° al mondo. Il 13esimo mondiale era andato molto vicino alla sconfitta (6-7, 7-6, 6-4) e ne era uscito senza dubbio con orgoglio. È andata un po’ meglio ma comunque complicata contro Marin Cilic (6-3, 4-6, 6-4). E poi, con il passare dei giorni, Fritz ci prende gusto. Giovane e spensierato, pieno di fiducia dopo il suo primo titolo Masters a Indian Wells, dopo aver inflitto, e non è poco, la prima sconfitta stagionale a Rafael Nadal, l’americano ha firmato giovedì il suo 20° successo dell’anno 2022 dominando il suo connazionale Sebastian Korda.

I due giocatori hanno offerto una bella opposizione di stile tra un Fritz potente che si è affidato a un grande servizio (11 ace) e un Korda che distribuisce e varia meravigliosamente il gioco, con tiri perfettamente sincronizzati e un gioco a rete molto abile. Korda si procura la prima occasione di break sul 3-2, respinto da un ace, Fritz nel gioco successivo è ancora una volta schiacciato da due grandi prime. Niente di più fino al tie-break dove Fritz ha approfittato di due errori non forzati dell’avversario per concludere a 7 punti a 4.

Nel secondo turno, Korda, segnato dalla maratona del giorno prima contro Carlos Alcaraz, ha accusato il colpo fisico, è arrivato in ritardo su un’ammortizzazione deliziosamente accarezzata ma poi è crollato completamente.

Strizzata d’occhio della programmazione. Pochi istanti dopo gli ottavi di finale, Taylor Fritz e Sebastian Korda sono tornati sul campo 9, per giocare insieme la loro doppietta contro Rohan Bopanna e Jamie Murray.

 

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