Gasquet fermato …
Giovedì sul campo Ranieri III, il “tamburo” non dovrà affrontare “il violino.” Invitato a usare la metafora per evocare il suo eventuale ottavo di finale contro Richard Gasquet, Jo-Wilfried Tsonga, si era attribuito il ruolo di grosso tamburo, nell’orchestra del tennis francese, e qualificato come Mozart del tennis, il violino.
Non è ancora chiaro quale strumento rappresenterà meglio Lucas Pouille in futuro, ma il giovane francese, che molti vedono come il futuro n°1 nazionale, ha già guadagnato il suo posto sulla scena al n°8 nella classifica ATP di questa settimana, Pouille in ogni caso ha appena concluso una seconda grande prestazione nel giro di due settimane. A Miami, aveva battuto il suo primo Top ten, David Ferrer (6-7, 7-6, 7-5), prima di prendere una lezione contro Gilles Simon nel secondo turno (6-0, 6-1).
Ebbene, Pouille ascolta, analizza e impara in fretta. Mercoledì, sul campo dei Principi del Monte-Carlo Country Club, inizialmente sembrava un po’ morbido per preoccupare Richard Gasquet. È riuscito a fare un break a 4 pari e la testa di serie n°9 passava in testa (6-4). Ma nella seconda manche, Gasquet ha una prima allerta a 5-4 con due palle match da scansare. Prima di un buco nero inspiegato e inspiegabile. Due giochi bianchi di Pouille e dei grossi errori di Gasquet a 5 pari.
Applicato solido, sempre più intraprendente, Puille ha sentito il rallentamento brusco di Gasquet, e si buttava a fondo. 3-0 all’inizio del terzo. Incapace di reagire, respiro corto, gambe pesanti, Gasquet non potrà più tornare indietro, dominato dal suo giovane connazionale di 22 anni.
Non ci sarà dunque lo scontro Gasquet-Tsonga … Ma il Pouille-Tsonga è altrettanto allettante …