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Gasquet : « Per me comincia tutto da qui ! »

05.04.2025

Avrebbe potuto camminare bendato lungo il corridoio di ingresso del Villaggio VIP, guidato
unicamente dal suono delle palle in sottofondo, verso il campo dei Principi e quello dedicato ad
Elisabeth Ann de Massy, prima di presentarsi alla tavola rotonda dei Media. Richard Gasquet
era atteso con molta impazienza sabato pomeriggio da un’orda di giornalisti che, per la maggior
parte, hanno vissuto la propria carriera professionale esattamente durante i 23 anni di attività
che l’atleta ha passato nell’ATP Tour. Ormai trentottenne, il nativo di Sérignan, invitato dagli
organizzatori, vivrà un’ultima grande emozione al Rolex Monte-Carlo Masters. Un torneo per lui
assolutamente speciale, che ha visto il suo debutto a 15 anni e 10 mesi, quando era 589° al
mondo.
« Per me da qui è cominciato tutto “, ricorda Richie. E dopo niente è stato più come prima. Nel
2002 ero arrivato a giocare per le qualifiche (eliminando Nikolay Davydenko e Adrian Voinea)
poi avevo battuto Franco Squillari (54° al mondo, semifinalista al Roland-Garros due anni prima
(7-6, 3-6, 7-5) ed ero riuscito ad arrivare al secondo turno vincendo contro Marat Safin (sconfitta
6-4, 6-1). »

Tennis : Rolex Monte Carlo Masters 2025 – Atp –

 

Quali ricordi ha del suo roboante battesimo? “Mi piacerebbe tanto ricordarmelo meglio, ma è
passato così tanto tempo…” sembra quasi un’altra vita. Quando rivedo le immagini, mi sembra
qualcosa di incredibilmente speciale. Ho l’impressione che tutto sia successo veramente in
un’altra vita. Mi ricordo degli spogliatoi, degli asciugamani sempre a disposizione, dell’ingresso
in campo con Safin. Momenti magici. Anche se 23 anni fa, ho dei momenti che ricordo, come
dei flash. Non avrei mai pensato di rigiocare dopo ben 23 anni, dopo la mia prima volta.»
E che dire del 2005, quando Gasquet arrivò in semifinale eliminando Roger Federer, numero 1
del mondo (6-7, 6-2, 7-6) prima di dar del filo da torcere a Rafael Nadal (6-7, 6-4, 6-3), proprio
quando Rafa stava per portare a casa la prima delle 11 vittorie di Monte-Carlo. “Ho passato dei
momenti indimenticabili qui, non posso negarlo”, dichiara sfoderando un sorriso malizioso.
Questo è uno dei più grandi tornei al mondo, uno dei campi più belli in assoluto. Sono
veramente contento di poter giocare qui un’ultima volta, spero di dare il massimo.»
In che stato d’animo e in che forma il francese, 148° nel ranking ATP, tornerà domenica sul
campo Rainier III per affrontare l’italiano Matteo Arnaldi, 39° al mondo? Apparentemente ha
l’aria stressata: “Sì, è strano ma sono un po’ preoccupato. Voglio divertirmi ma allo stesso
tempo voglio anche fare bene. In ogni caso, è lui che deve essere felice di giocare contro di me.
E poi, siamo onesti, a 16 anni era tutto meglio. Quando mi svegliavo la mattina, era tutta un’altra
storia. Adesso, ho bisogno di fare qualche passettino prima di camminare spedito.
Onestamente, è molto più difficile adesso. Le volée sono più complicate rispetto al 2002.
Questo per me in effetti, è un problema. Proprio per questo penso che sia ora di smettere. Fuori
dal letto, è tutto complicato. A 16 anni il mio gioco di gambe era diverso… »
Non è grave, Richard. Tutto il pubblico, i fan del tennis, gli esteti… Tutti non aspettano altro che
gustarsi questi ultimi rovesci spettacolari che hanno infiammato le folle di tutto il mondo per ben
più di venti anni.

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