IL BALLO DEI DEBUTTANTI

Questa 113a edizione del Rolex Monte-Carlo Masters è innovativa con un finale inedita tra Fabio Fognini (ATP18) e Dusan Lajovic (ATP 48). Un incontro aperto e il sapore della prima volta per i due giocatori che calpesteranno questo pomeriggio il campo Rainier III del Monte-Carlo Country Club.

Prima finale in Masters 1000 per Fabio Fognini. Prima finale di carriera per Dusan Lajovic. E il primo scontro tra l’italiano e il serbo. Così tante incognite che ravviveranno il duello e alimenteranno la suspense fino alla fine.
“Non ho nulla da perdere. Non ha nulla da perdere. Sarà 50/50 “, afferma Fabio Fognini. Ha giocato molto bene tutta la settimana. Mi aspetto una partita molto difficile. Anche se sono migliore in classifica, so che dovrò correre.”

L’italiano non aveva ancora vinto una sola partita sulla terra rossa dall’inizio dell’anno ed eccolo nella finale del primo Masters 1000 della stagione su ocra. Imprevedibile. Inafferrabile. Inclassificabile. Fabio Fognini sa nel profondo, come spesso, che lui stesso sarà il suo principale avversario. Sta a lui di controllare i suoi nervi, per rimanere calmo e concentrato per far parlare solo il suo talento, questo tennis senza pari. Sta a lui di non lasciarsi turbare dalla posta in gioco e farsi trasportare da un pubblico prevalentemente italiano e felice di vedere un compatriota vicino al trofeo. Fognini è infatti il primo finalista italiano del Rolex Monte-Carlo Masters dopo Corrado Barazzutti nel 1977.

Di fronte, Dusan Lajovic, 48° giocatore del mondo, cercherà di perseguire questo sogno un po’ pazzo che sta vivendo dall’inizio della settimana. Imperterrito, il serbo ha eliminato David Goffin, ma anche il N° 5 del mondo e finalista del Roland Garros, Dominic Thiem, e il giovane russo Daniil Medvedev. A 28 anni, cercherà di assaporare la primissima finale della sua carriera senza lasciarsi paralizzare dalla portata dell’evento.
“Sono estremamente felice di essere in finale. Ancora non mi rendo conto di ciò che ho appena compiuto. Mi sento molto bene e non vedo l’ora di giocare, dice Lajovic. Quando Fabio ha deciso di giocare bene, è molto difficile giocare contro di lui. Speriamo sia l’altro Fabio che mi troverò in campo.”

Il serbo ha capito molto bene con chi ha a che fare. Un finale inedita che si annuncia quindi molto aperta.

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