Accueil ı Tutte le notizie ı La caduta, a volte, è ancora più dura
L’appuntamento per entrambi era l’apertura dei giochi la domenica mattina, dedicata alla Giornata dei bambini. Con in mente il loro sogno d’infanzia di competere nei più grandi tornei del mondo e quindi nel Rolex Monte-Carlo Masters. Al contrario di Luca Nardi, Alexandre Muller ha avuto l’onore di giocare nel Campo Ranieri III, per accogliere l’orda di tifosi transalpini sempre in maggioranza al Monte-Carlo Country Club. Arthur Rinderknech, dal canto suo, è già nel campo n.2, contro l’argentino Federico Coria.
I due incontri, inizialmente, facevano presagire scenari diversi. Nonostante il break d’inizio, Muller si è poi staccato velocemente per 4-2 per terminare in gloria il primo set 6-3, con Nardi che mostra segni di fastidio e si lancia nel suo tennis spericolato e rischioso. Rinderknech ha lottato contro Coria, più solido e veloce, perdendo il primo turno con lo stesso punteggio 6-3.
E poi tutto cambia per arrivare al set solo un’ora dopo. Terzo set decisivo quindi per accedere al tabellone finale. Tensione. Troppa forse. Nardi chiude 3-0 contro Muller, peggio è andata a Rinderknech, con le spalle al muro sul 5-1. Ma i due francesi non si sono arresi, Muller è tornato sul 3-3 e Rinderknech sul 5-4. Comunque insufficiente. Sul 5-4, Coria rafforza il suo gioco e il suo forte servizio vincendo in 2h14. E sul campo centrale, Muller scivola sul 5-4 40-A. Uno smash troppo lungo e un attacco di rovescio in rete. Il pubblico esplode di gioia. Nardi, che ha sconfitto Djokovic a Indian Wells, può finalmente respirare. “Grazie a tutto il pubblico, è proprio grazie a voi” afferma dopo 2h42 di feroce battaglia.
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