La sinfonia Gasquet
Abbiamo ritrovato Richard Gasquet! Dove? Ovviamente a Monaco, più precisamente sul campo dei Principi del Monte-Carlo Country Club, proprio là dove il francese “è venuto al mondo tennisticamente”, nell’aprile 2002. Nessuno ha dimenticato questo ragazzino di 15 anni e 10 mesi, il suo tennis ispirato, il suo rovescio talmente unico, prima alle qualificazioni, contro il russo Davydenko e poi contro il rumeno Voinea, entrambi spazzati in due set. Poicon i grandi, contro l’argentino Franco Squillari, semifinalista al Roland-Garros e ripartito, sconfitto, in scooter.
L’incantesimo si è fermato poi contro Marat Safin ma la storia è andata avanti, più o meno felicemente. 16 anni dopo, Richard Gasquet sta scrivendo gli ultimi capitoli, ma come ha confidato dopo il suo successo contro Jeremy Chardy nel primo turno: “È molto tempoche gioco, ma onestamente penso di avere ancora delle belle cose da dare. Ho la sensazione di poter ancora ottenere grandi risultati. Poi è sicuro che sulla durata, mese dopo mese,diventa complicato. Ma posso farcela. Un quarto, una semi al Grande Slam, ne sono sicuro. Finché non mi arrendo con la testa. E la mia è al 100% nel tennis. ”
Mercoledì, Richard Gasquet ha concretizzato le sue parole. Davanti all’argentino Diego Schwartzman, testa di serie n. 10, un vero motorino dei campi e ormai temuto dai suoi pari, il francese ha offerto un vero e proprio concerto. Aggressivo, prendendo la palla in anticipo, distillando i rovesci vincenti in tutti gli angoli del campo, ha intrattenuto il pubblico come ai bei tempi. Con in più, dei sottili colpi ammortizzati scelta tattica studiata con il suo allenatore Fabrice Santoro per eliminare Schwartzmann dalla sua corsia preferenziale. Risultato: un incontro a senso unico 6-2, 6-1 in 1h10 sotto gli applausi.
Giovedì, contro il tedesco Mischa Zverev, Richard Gasquet proverà a conquistare il suo posto nei quarti di finale, ma soprattutto la sua 500esima vittoria sul circuito ATP. Un numero mitico che lo fa sognare: “Mi piacerebbe raggiungerlo qui a Monaco, dove tutto è iniziato per me nel 2002. Sarebbe meglio qui che in un altro posto, a Budapest o altrove. Ci sono alcuni grandi giocatori che hanno raggiunto questo traguardo, raramente cattivi, devo essere uno dei più deboli in palmarès della lista … Questo rappresenta molto. Gioco da molti anni. Ancora una volta, vincerlo qui, sarebbe fantastico. ”