Piegato sul fianco destro e appoggiato alla racchetta tipo bastone da passeggio, Gaël Monfils è tornato alla sua panchina, fingendo di zoppicare, come un vecchio che ha difficoltà a camminare. Ma un ampio sorriso illumina il suo viso al calare della notte. Dopo 2h12 di intenso impegno, il francese raggiunge il secondo round del Rolex Monte-Carlo Masters battendo l’australiano Aleksandar Vukic 6-7, 6-3, 7-5. L’ex giocatrice Camille Pin, microfono in mano, si è avvicinata a lui per avere le sue prime impressioni sul campo e gli ha detto: “Gaël, vuoi che ci sediamo?” » Dopo essersi cambiato la maglietta e essersi messo una felpa asciutta, Monf si siede dal suo 1,93 di altezza ei suoi 37 anni per farsi intervistare: “Prima di tutto, un enorme grazie a tutti voi”, ha lanciato il ringraziamento al pubblico. Siete rimesti qui e mi avete tanto aiutato, anche nel grande freddo di auesta serata. Onestamente l’atmosfera era fantastica, c’era un’energia pazzesca. Grazie davvero ! »
La sua felicità e il suo ottimismo sembravano in contrasto con il suo linguaggio del corpo di pochi minuti prima. Dopo aver condotto 4-2 a inizio gara ma essersi lasciato sfuggire il primo set al tie-break (9 punti a 7 nonostante un set point di 6 punti a 5), ha subito mostrato qualche segno di dolore mentre era ancora in vantaggio di un break del secondo set. “Ero veramente molto stanco”, ha spiegato in seguito. Non ce la facevo più. Allora ho provato a tornare a schemi più semplici, ad essere aggressivo, ho servito meglio, ho trovato aperture sul dritto e sul rovescio. »
Tornato in parità, ha giocato il tutto per tutto per ritrovarsi in vantaggio per 4-1 nel doppio break del set decisivo. Continuava a dire ai suoi “Non ne posso più, non ne posso veramente più“. E poi Monfils ha fatto Monfils. Sferrando alcuni colpi supersonici tra abbandono e rinuncia, vince 16 dei successivi 18 punti e torna a 4-4 mentre l’orologio segna 2 ore di gioco. Ed ancora una volta con un diritto e un rovescio vincente lungo la linea in un eccesso di velocità, finisce per sconfiggere il lucky loser Vukic.
Mercoledì un’altra sfida attende Monfils contro DaniiL Medvedev. “Priorità al recupero“, ha detto con uno sguardo stanco, prima di tornare negli spogliatoi. Èincredibile, non sono nemmeno così stanco. Spero di essere quasi al 100% per giocare una buona partita.» anche con i suoi 37 anni rimane pur sempre un ragazzino “Monf”.
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