MAL DI SCHIENA PER TSONGA
Jo-Wilfred Tsonga sperava di spegnere le sue 34 candeline, mercoledì, sul Campo Ranieri III. Invece ha fallito. Perché la sfiga perseguita il francese da parecchi mesi. Di fronte all’americano Taylor Fritz al primo turno del Rolex Monte-Carlo masters, il francese ha abbandonato il campo prematuramente, dopo solo 57 minuti di gioco, a causa di un mal di schiena che gli ha impedito di continuare.
E dire che aveva cominciato bene perché Tsonga aveva azzeccato il primo break in entrata per condurre 2-0. Ma la sua carenza di competizione e di ritmo, malgrado la sua semi-finale a Marrakech (sconfitto 2-6, 6-4, 6-3 contro Benoît Paire, futuro vincitore) si è presto fatta sentire e Fritz ha rimontato. Tsonga ha scartato bene una palla a 5-3, ma ha finito per cedere la prima manche su un dritto in rete dopo la quarta palla di set in favore dell’americano.
A quel punto ha chiamato il fisioterapista per farsi massaggiare la schiena dolorante per alcuni minuti, disteso su una salvietta. Un primo gioco ceduto quasi senza combattere, un cambio di campo a passi lenti e la testa bassa, poi un servizio senza far punti su una serie di errori diretti. Stop. Meglio fermarsi.
“Spero che Tsonga si rimetterà velocemente e che lo vedremo preso sui campi” si scusava quali Fritz al microfono. A 21 anni, il giovane americano, 65° in ATP, assapora la sua prima partecipazione al Rolex Monte-Carlo Masters.