Non si sa mai cosa succede quando Gaël Monfils o Daniil Medvedev sono su un campo da tennis. Figuriamoci da avversari, infatti in questo caso il talento di entrambi, la voglia di spettacolo e chissà cosa d’altro possono tranquillamente far capolino da entrambe le parti della rete in qualsiasi momento. Quando il francese ha tirato la sua prima freccia, con un ace, a inizio incontro, i 10.000 spettatori del campo Rainier III hanno sospirato un profondo “Ouh!” » pieno di soddisfazione. Qualche secondo più tardi, sempre al primo game, uno scambio interminabile di 28 rovesci in diagonale sembrava presagire una battaglia accanita. Ma man mano che i punti aumentano, la situazione si calma di motlo. Né Monfils né Medvedev sembrano voler accendere lo scontro. “È sempre difficile attaccare Gaël”, spiega Medvedev. Tutti sanno che la sua difesa è molto forte. Per questo ho scelto di non essere troppo aggressivo. E di controllare il ritmo di gioco. E non ha funzionato cosi male fino ad adesso.» Forse un po’ affaticato dal match maratona contro Vukic di martedì scorso, Monfils risponde al servizio sul 2-2 e poi di nuovo sul 4-2 dopo un passaggio di rovescio ai piedi della testa di serie numero 4. Quattro errori diretti e un colpo a vuoto più tardi, Medvedev si arrampica sulla vetta della vittoria con 6-2 dopo 31 minuti.
Il momento scelto da Monfils aumentare l’intensità dell’incontro, é stato un improvviso cambio tattico. Necessario ma rischioso. Medvedev vince 6 break point in due set consecutivi. Sul 2-1 Monfils 15-15 al servizio del russo, grazie alle decisioni del giudice di fondo, regala due punti a Medvedev che pero ne rimane completamente turbato. I successivi quattro punti persi a causa di errori grossolani , anticipano un break inaspettato. Sul 4-1 di Monfils, durante il cambio di campo, Medvedev litiga con l’arbitro. Esasperato, ha poi afferrato l’“ombrellone” che protegge i giocatori dal sole, e scuotendolo é quasi caduto dalla panchina su cui era seduto. Al momento di rialzarsi per riprendere il gioco, il pubblico non smette di fischiargli dietro.
Lui che adora sentire le tensioni vibrare nell’aria, questa volte si sente appagato. Alza un muro di cemento a fondo campo e non commette più errori. Troppo forte, troppo alta, troppo…. per un Monfils meno vigile che commette molti errori nel desiderio di rivincita. Medvedev conduce 5 game di fila per evitare un terzo set pericoloso. Agli ottavi si scontrerà contro il connazionale Karen Kachanov, che ha vinto contro l’argentino Cerundolo per 4-6, 6-4, 6-3 sul campo n.2. “Non so se la terra battuta sia il terrno preferito di Karen ma lui ci sa giocare molto bene”, ha analizzato Medvedev. Questo sarà un buon test per me per constatare veramente la mia condizione attuale. »
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