Monfils all’attacco di Nadal
Sedici anni. Sedici anni che la bandiera francese non sventola più sopra il Monte-Carlo Country Club. L’anno 2000 sembra così lontano. Anche se, nei vialetti del Country, incrociare Cédric Pioline ci riporta dei bei ricordi, quelli della finale vinta contro Dominik Hrbaty 6-4, 7-6 (3), 7-6 (6). Meno lontano, ma già in un’altra vita, il 2005 è anche quello pezzo di storia. Quell’anno, Rafael Nadal vince, a 18 anni, il primo dei suoi otto Monte-Carlo Rolex Masters di fila. Nel primo turno, lo spagnolo batteva … Gaël Monfils 6-3, 6-2. Il loro primo confronto sul circuito. L’unico fino a oggi a Monaco. I due giocatori si sono affrontati 13 volte in totale, e il ragazzo di Manacore l’ha avuta vinta 11 volte, di cui quattro sulla terra battuta, senza mai lasciare il minimo set al francese.
È quindi logico Nadal sembri il favorito, questa domenica alle 14h30, entrando sul campo Rainier III. La sua 10ª finale a Monaco. La 100ª della sua carriera sul circuito. Solo Jimmy Connors, Ivan Lendl, John McEnroe, Guillermo Vilas e Roger Federer hanno oltrepassato questo mitico traguardo. La sua ricerca? Un a 9 ª incoronazione certamente, un 28 ° Masters 1000 per eguagliare il record di fresco fresco di Novak Djokovic, ma anche un ulteriore passo avanti nella sua rinascita tennistica.
Per tutta la settimana, non è mai sembrata così evidente. “Io sono quello che sono oggi, cerca comunque di stemperare Nadal. Non voglio parlare ogni giorno del mio ritorno in primo piano o meno. Nadal del 2016 non sarà mai il Nadal del 2008 o del 2009. Ogni anno è diverso. Non voglio fare confronti. Cerco di dare il massimo ogni giorno, da sempre. Questo era vero ieri, lo sarà anche domani. Il passato non mi interessa. ”
Eppure questa è la domanda che agita il piccolo microcosmo della palla gialla. Rafa egli può ridiventare Rafa? Vincere a Monaco? E al Roland Garros? Da tre giorni gli osservatori più informati, gli allenatori più esperti, gli spettatori più assidui, tutti, senza eccezione, hanno costatato la sua ascesa. Dal suo primo set contro Dominic Thiem nel secondo turno (7-5 in 1h20) fino al match point della sua semifinale contro Murray, Nadal ha combattuto come ai suoi tempi migliori, giocando sempre meno corto , spostandosi sempre più rapidamente, facendo schizzare ogni giorno con più potenza il suo lift. Certo, la costanza non c’è ancora, ma la fiducia, quella, non è più cosi’ lontana.
“Ma io ho sempre detto che voi avevate seppellito Rafa troppo presto, ha detto Gaël Monfils. Perde un paio di partite contro dei ragazzi meno forti e si dice che sia cotto. È pazzesco. Per lui, gli ultimi mesi sono forse meno buoni, ma è comunque un mostro, giusto? A Buenos Aires, Thiem lo batte. Ma Rafa ha match point e l’altro tira fuori un colpo dallo spazio. Agli Open di Australian, Verdasco cammina sulle acque al 5° set … Ci vuole un match da extraterrestri per riuscire a calpestarlo. ”
Ma allora, come fare, in finale dell’edizione n°110 del Monte-Carlo Rolex Masters, quando Monfils ha battuto Nadal solo due volte in tredici scontri (entrambi sul duro a Doha), non gli ha mai preso una set sulla terra rossa e ci si avvicina con un bilancio debole di sole 5 finali vinte sulle 23 disputate? “Non ho alcun approccio particolare -ammette Monfils. Dovro’ strutturare bene il mio gioco, tenere bene la mia linea di fondo, oppure arrivare ad aggredirlo, imporre un braccio di ferro. Ma è sempre difficile contro Nadal. Ricordo, agli Open d’Australia (nel 2014), ho l’impressione di giocare benissimo e mi prendo 6-1, 6-2, 6-3. Stessa cosa, in semifinale a Roma, dieci anni fa (nel 2006). Mi ha incollato 6-2, 6-2 e 4-0, guardo il mio allenatore e gli dico «ca … è incredibile!» talmente Rafa mi dominava. ”
Dopo la sua vittoria contro Jiri Vesely, Gaël Monfils, infastidito dal fatto che un giornalista ha chiesto se il fatto di non aver affrontato Djokovic è stata una grande opportunità, aveva chiesto ai media in generale di non cercare di analizzare sempre ogni partita e trarre conclusioni frettolose. Invece, con il suo parlare schietto cosi’ singolare, Monfils ha detto, “Aiutateci ragazzi! “Ma contro Rafael Nadal, sarà molto solo sul campo Rainier III domenica pomeriggio …