
Con i se e con i ma si potrebbe rifare il mondo. Ma se la pioggia non avesse iniziato a cadere sul Campo Rainier III quando Alex de Minaur era in vantaggio per 5-1 contro Lorenzo Musetti nella seconda semifinale del Rolex Monte-Carlo Masters, l’italiano avrebbe avuto lo stesso la meglio sull’australiano? E se questa prima semifinale del Master 1000 per entrambi i giocatori non si fosse svolta davanti a 10.000 spettatori, quasi tutti con accento italiano, Musetti avrebbe trovato le risorse mentali e fisiche per spingersi al limite? Sicuramente non lo sapremo mai.
Al romano tutto questo non importa. Domenica, contro Carlos Alcaraz, sarà il terzo italiano in finale a Monaco dopo Corrado Barazzutti nel 1977 (battuto da Bjorn Borg) e Fabio Fognini, vincitore dell’edizione 2019 contro Dusan Lajovic.
In ogni caso, il medagliato di bronzo alle Olimpiadi di Parigi è rimasto fedele alla sua linea di condotta fin dall’inizio del torneo. Per la quarta volta in cinque partite, Musetti ha iniziato in difficoltà, perdendo il primo set per 6-1, come il giorno prima contro Stefanos Tsitsipas e nel secondo turno contro Jiri Lehecka. Un inizio lento, già sperimentato quando ha esordito nella competizione contro il qualificato cinese Yunchaokete Bu (perde il primo set 6-4). Non senza ironia, dopo essersi qualificato per la finale, scrive sulla telecamera: “Diesel”. Poi fornisce ulteriori spiegazioni: “Anche quesa volta ho avuto difficoltà ad iniziare. Le mie partite questa settimana sono lunghe e difficili, ed è difficile iniziare perché ho le gambe pesanti e devo trovare il ritmo. Inoltre, Alex (de Minaur) ha giocato molto bene all’inizio della partita, le condizioni erano piuttosto lente con l’umidità e poi la pioggia…”
La pioggia e l’interruzione alla fine del primo round, che ha dato agli organizzatori e all’arbitro il tempo di decidere se continuare o meno a coprire il telo, sono state però positive. Nonostante il berretto lo proteggesse dalla pioggia, de Minaur perde il ritmo e comincia a commettere molti altri errori, avendo iniziato questa semifinale a 100 miglia orarie, proprio come aveva fatto negli ottavi di finale contro Medvedev e nei quarti di finale contro Dimitrov. Speedy de Minaur, con le sue gambe rasate e infuocate, il suo ritmo degno di Tadej Pogacar, le sue partenze supersoniche per raccogliere palle perse, hanno ampiamente dominato l’inizio dell’incontro.
Ma il tennis non segue un filo di razionalità e tutto può cambiare molto rapidamente. Musetti quindi pareggia a un set a testa e i due giocatori alzano il livello in un terzo set in cui comunque avvengono numerosi palle break. Musetti aveva ottenuto il primo match point, portandosi in vantaggio per 5-3 e servendo per il match sul 5-4, ma é come se il suo braccio si bloccasse e un doppio fallo de Minaur torna in vantaggio. L’australiano addirittura si porta in vantaggio per 6-5 e conduce per 2-0 nel tie-break. Ma più intraprendente, spinto dalla folla, Musetti riesce ad avere l’ultima parola. Attenzione alla partenza in finale contro il dragster Carlos Alcaraz.
Lo Spagnolo felice di gustarsi il primo titolo al Rolex Monte-Carlo Masters
La coppia franco monegasca, presente su invito, vince il titolo nel doppio 1-6, 6(8), 10-8
20 anni dopo Nadal, lo Spagnolo vince il suo primo titolo a Monte-Carlo, battendo Musetti 3-6, 6-0, 6-1.