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Musetti alla follia

12.04.2025

Con i se e con i ma si potrebbe rifare il mondo. Ma se la pioggia non avesse iniziato a cadere sul Campo Rainier III quando Alex de Minaur era in vantaggio per 5-1 contro Lorenzo Musetti nella seconda semifinale del Rolex Monte-Carlo Masters, l’italiano avrebbe avuto lo stesso la meglio sull’australiano? E se questa prima semifinale del Master 1000 per entrambi i giocatori non si fosse svolta davanti a 10.000 spettatori, quasi tutti con accento italiano, Musetti avrebbe trovato le risorse mentali e fisiche per spingersi al limite? Sicuramente non lo sapremo mai.

Al romano tutto questo non importa. Domenica, contro Carlos Alcaraz, sarà il terzo italiano in finale a Monaco dopo Corrado Barazzutti nel 1977 (battuto da Bjorn Borg) e Fabio Fognini, vincitore dell’edizione 2019 contro Dusan Lajovic.

In ogni caso, il medagliato di bronzo alle Olimpiadi di Parigi è rimasto fedele alla sua linea di condotta fin dall’inizio del torneo. Per la quarta volta in cinque partite, Musetti ha iniziato in difficoltà, perdendo il primo set per 6-1, come il giorno prima contro Stefanos Tsitsipas e nel secondo turno contro Jiri Lehecka. Un inizio lento, già sperimentato quando ha esordito nella competizione contro il qualificato cinese Yunchaokete Bu (perde il primo set 6-4). Non senza ironia, dopo essersi qualificato per la finale, scrive sulla telecamera: “Diesel”. Poi fornisce ulteriori spiegazioni: “Anche quesa volta ho avuto difficoltà ad iniziare. Le mie partite questa settimana sono lunghe e difficili, ed è difficile iniziare perché ho le gambe pesanti e devo trovare il ritmo. Inoltre, Alex (de Minaur) ha giocato molto bene all’inizio della partita, le condizioni erano piuttosto lente con l’umidità e poi la pioggia…”

La pioggia e l’interruzione alla fine del primo round, che ha dato agli organizzatori e all’arbitro il tempo di decidere se continuare o meno a coprire il telo, sono state però positive. Nonostante il berretto lo proteggesse dalla pioggia, de Minaur perde il ritmo e comincia a commettere molti altri errori, avendo iniziato questa semifinale a 100 miglia orarie, proprio come aveva fatto negli ottavi di finale contro Medvedev e nei quarti di finale contro Dimitrov. Speedy de Minaur, con le sue gambe rasate e infuocate, il suo ritmo degno di Tadej Pogacar, le sue partenze supersoniche per raccogliere palle perse, hanno ampiamente dominato l’inizio dell’incontro.

Ma il tennis non segue un filo di razionalità e tutto può cambiare molto rapidamente. Musetti quindi pareggia a un set a testa e i due giocatori alzano il livello in un terzo set in cui comunque avvengono  numerosi palle break. Musetti aveva ottenuto il primo match point, portandosi in vantaggio per 5-3 e servendo per il match sul 5-4, ma é come se il suo braccio si bloccasse e un doppio fallo de Minaur torna in vantaggio. L’australiano addirittura si porta in vantaggio per 6-5 e conduce per 2-0 nel tie-break. Ma più intraprendente, spinto dalla folla, Musetti riesce ad avere l’ultima parola. Attenzione alla partenza in finale contro il dragster Carlos Alcaraz.

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