Nadal, naturalmente?

Ci sono prima i numeri. Strabilianti. 94% delle vittorie a Monte Carlo (92% su tutto il circuito). 67 successi per 4 sconfitte solo al M.C.C.C. 10 titoli. 12 finali. 53 trofei sulla terra rossa. 34 set vinti consecutivamente su terra (dal momento che i due hanno perso nella sconfitta contro Dominic Thiem nei quarti a Roma lo scorso anno). E questo ricordo, un po’ polveroso, ma indelebile, 81 vittorie consecutive su terra tra il 2005 e il 2007.

Poi ci sono i faccia a faccia. Faticosi. In undici scontri contro Nishikori, Nadal ha vinto nove volte. Tre volte su terra rossa in tre partite. E in occasione delle due finali precedenti (a Barcellona nel 2016 e a Madrid nel 2014). Un’impressione di dominio leggermente sfocata perché dopo aver perso le sue prime sette partite contro Nadal, il giapponese è 2-2 negli ultimi quattro e ha anche vinto il più recente, per la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Rio nel 2016.

Finalmente c’è l’impressione. Preoccupante. O rassicurante, a seconda del lato della rete in cui ti posizioni. Rafael Nadal non aveva più giocato in torneo dal suo ritiro nel quinto set dei quarti di finale dell’Open di Australia contro Marin Cilic. Aveva rassicurato in Coppa Davis. Ma avrebbe continuato al Rolex Monte-Carlo Masters? La risposta è pungente. Una corsa senza intoppi, nessun set perso, una grandissima prestazione contro Dominic Thiem, il suo ultimo boia sulla terra, nei quarti di finale (6-0, 6-2). Poi un quarto dominato, nonostante alcune approssimazioni, contro Grigor Dimitrov. Per non parlare di questa ricerca permanente della perfezione. Appena stretta la mano del bulgaro, Nadal ha raggiunto la sua panchina e, scena comica, ha afferrato il suo cellulare per inviare un messaggio al suo allenatore Carlos Moya. Il motivo? Prenotare un campo per un allenamento supplementare nel tardo pomeriggio per perfezionare i dettagli che non hanno funzionato contro Dimitrov. Incredibile! La sua maggiore freschezza andrà anche quella a beneficio di Nadal perché il re della terra ha passato “solo” 5h14 in campo, contro quasi il doppio di Nishikori (10:20).

Quindi sì, certo, Rafael Nadal è un grande favorito per vincere un 11 ° Trofeo al Rolex Monte-Carlo Masters. Una situazione che lo fa ridere. “Onestamente, non mi sento favorito quando vengo a un torneo“, ha spiegato con calma. Non si puo mai sapere. Dovete scriverlo, quindi scrivetelo, ma il favorito è colui che alza il Trofeo alla fine, Domenica.”

Kei Nishikori è in grado di cacciare il re dal trono? Ebbene, perché no? Il 36 ° del mondo (ma ex 4°, nel 2015) torna da così lontano che nulla sembra impossibile. Gravemente ferito al polso destro, ha concluso la sua stagione al Masters 1000 di Montreal in agosto dello scorso anno dopo aver perso contro Gaël Monfils. Alla fine di gennaio-inizio febbraio, ricominciava a malapena in challenger a Newport e Dallas. C’è ben stata una semifinale a New York ma poi solo una vittoria e due sconfitte ad Acapulco e Miami. Nella categoria “ospite a sorpresa” nella finale del Rolex Monte-Carlo Masters, il giapponese ha conquistato la palma. Ma il suo piacere di giocare di nuovo, la sua imprevedibilità, la sua motivazione a riconquistare la Top 10 il più rapidamente possibile, il suo tennis fuori dai codici e la sua copertura del campo gli danno delle possibilità notevoli. In semifinale, ha comunque dominato Alexander Zverev, n° 4 del mondo, nonostante abbia perso il primo set. Sostiene di giocare sempre meglio. È vero. Ma non dovrà solo giochare bene, questa domenica, dalle 14h30, in finale contro Rafael Nadal. Dovrà disputare un match perfetto.

I loro percorsi

Rafael Nadal :

1° turno : bye

2° turno: batte Aljaz Bedene (SLO) 6-1, 6-3 in 1h17’

1/8 di finale : batte Karen Khachanov (RUS) 6-3, 6-2 in 1h18’

Quarti di finale : batte Dominic Thiem (AUT) 6-0, 6-2 in 1h07’

Semi-finale : batte Grigor Dimitrov (BUL) 6-4, 6-1 in 1h32

8 set vinti / nessuno perso

Tempo passato sul campo : 5h14

Kei Nishikori :

1° turno : batte Tomas Berdych (RTC) 4-6, 6-2, 6-1 in 1h46’

2° turno : batte Daniil Medvedev (RUS) 7-5, 6-2 in 1h40’

1/8 di finale : batte Andreas Seppi (ITA) 6-0, 2-6, 6-3 in 1h46’

Quarti di finale : batte Marin Cilic (CRO) 6-4, 6-7, 6-3 in 2h55’

Semi-finale : batte Alexander Zverev (ALL) 3-6, 6-3, 6-4 in 2h13’

10 set vinti/ 4 persi

Tempo passato sul campo : 10h20

 

 

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