Nadal sfianca Murray
È la forza di Rafael Nadal. Li batte spesso con l’usura. Sul campo Ranieri III del Monte-Carlo Country Club, il primo manifesto delle semifinali ha mantenuto tutte le sue promesse con un gioco di grande intensità. Prima malmenato da Andy Murray, l’otto volte vincitore del Monte-Carlo Rolex Masters è riuscito a invertire completamente la situazione per vincere in tre set 2-6 6-4 6-2 in 2h44.
Per il loro 23° duello, l’8° sulla terra rossa, lo scozzese e lo spagnolo fanno durare la suspense. Dopo 27 minuti di gioco avevano fatto solo 5 miseri giochi. Ma Andy Murray ha fatto il break e la garanzia del n°2 due al mondo preannuncia un incontro secco in due manches. Murray serve bene, difende bene e non commette alcun errore. Di fronte, Nadal che nonostante si dia da fare, non riesce a rispondere con delle palle che mettano in difficoltà il suo avversario con il suo dritto liftato. A 4-2, lo spagnolo si regala diverse palle di débreak ma Murray le salva tutte. Ace, servizio volée, passing magico, c’è di tutto. Murray si trova in vantaggio 5-2 e vince il primo set.
Nel secondo, Nadal fa il break d’ingresso, ma non riesce a concludere. Se Murray serve meno bene, i suoi colpi arrotondati continuano a impedire allo spagnolo di far schizzare le palle. Ma a poco a poco, il numero due al mondo inizia ad accusare la fatica di fronte a un Nadal combattivo e sempre più efficace in difesa. Come in quel punto favoloso a 3-2 15-0 in cui lo scozzese difende magnificamente bene ma il n°5 del mondo riesce a concludere il punto con un efficace attacco di dritto sulla linea.
Fedele alla sua leggendaria combattività, Rafa si batte su ogni punto. “Ho tenuto duro. Era la cosa da fare per sperare di vincere oggi. Ritrovarmi qui, su questo campo, uno dei più importanti della mia carriera con il sostegno del pubblico mi ha motivato”, ha confidato lo spagnolo in seguito. Nadal sale di potenza e Murray mostra un rallentamento. E a quel punto ci si dice che il re della terra rossa forse lo batterà con l’usura. A 3-3, Rafa converte la seconda palla break realizzando un efficace passing su uno smash mancato sullo scozzese. 6-4 per Nadal che rimette il contatore a zero.
Ormai lanciato, lo spagnolo si conferma nella terza manche. I suoi colpi alla fine fanno male a Murray che si arrabbia, se la prende con l’arbitro e sprofonda. Il pubblico scandisce il nome di “Rafa” batte i piedi. In uno scatto finale di orgoglio, Murray salva 4 match point prima di arrendersi. Dopo aver combattuto 2h44, Rafael Nadal riesce a qualificarsi per la sua 10ª finale a Monte Carlo. Il prodigio di Manacor è chiaramente di ritorno. Questa settimana monegasca gli ha permesso non solo di scacciare i suoi dubbi, ma soprattutto di ritrovare la sua forza d’urto. Questo marchio di fabbrica che fa di lui il miglior giocatore della storia sulla terra battuta.