Nole ha tremato

Il detentore del titolo Novak Djokovic si è preso paura nei quarti di finale. Il n°2 del mondo alla fine ha dominato lo spagnolo Guillermo Garcia-Lopez, ma in tre set (4/6, 6/3, 6/1 in 2h11).

Qualche ora dopo lo scossone di Nadal, il pubblico del Monte-Carlo Rolex Masters ha tremato per il suo campione in carica, Novak Djokovic. Ha pensato di perdere. Ma solo pensato. Perché contrariamente al leader della classifica ATP, il suo delfino ha saputo riprendersi e mostrare la grinta per imporsi alla fine in tre set contro Guillermo Garcia-Lopez, venerdi’ in serata.

Su un campo centrale delM.C.C.I. i cui fari erano stati accesi a causa del cielo nero, nel fresco venticello di una lunga giornata di tennis in Principato, Novak Djokovic ha inizialmente avuto difficoltà a carburare. Colpa del suo ritmo interno non ancora a punto, ma soprattutto un avversario la cui scienza innata della terra battuta ha fatto meraviglie. Guillermo Garcia-Lopez è un uomo in forma: si è imposto a Casablanca e subito dopo  ha tracciato la sua rotta fino al quarto di finale in Principato, un livello che non aveva raggiunto nel Master 1000 da Shangai nel 2010.

Lo spagnolo di 30 anni ha imposto per primo il break nella partita. Mentre “Nole” sembrava partito bene sul suo sevizio (40-0), poco a poco ha rosicchiato i punti per poi alla fine conquistare la posta spingendo il serbo all’errore (2-1). Due giochi dopo, spazzando il campo da sinistra a destra e da destra a sinistra, consumando per la felicità del suo rovescio ad effetto e utilizzando a meraviglia tutta la geometria del terreno, ha raddoppiato il suo break: 4-1. Come ci si poteva aspettare, toccato nell’orgoglio, Novak Djokovic ha scelto questo momento per alzare il tiro. E ha azzeccato un primo debreak subito dopo.

Ma Guillermo Garcia-Lopez ha continuato a surfare sulla scia della fiducia accumulata e ha tenuto duro. Al prezzo di un’aspra lotta, ha saputo conservare un break di vantaggio fino alla fine del set, che ha vinto al suo terzo tentativo grazie a un attacco di rovescio sulla linea, imprendibile. Dopo tre quarti d’ora di gioco, arrivava dunque a marcare il punteggio. Ma il vento allora ha cominciato a girare. Seccato per la perdita di questa prima manche, il detentore del titolo ha cambiato faccia: più concentrato, più preciso, e ancora più offensivo, ha instillato il dubbio nel suo avversario. Che dal canto suo ha sentito arrivare la fatica accumulata in queste ultime settimane.

Per nulla pronto a perdere del tutto i suoi mezzi. E la folla con lui, ha avuto ancora un’occasione di crederci. O piuttosto due: a 3-3, 15-40; sul servizio di Novak Djokovic, ha commesso due volte un errore diretto. E si è lasciato sfuggire l’occasione di avvicinarsi alla vittoria. Perché dietro, Nole ha fatto lavorare il cervello: riuscito il break (5-3) poi confermato fino a vincere il secondo set. E la macchina da guerra si è messa in moto: 4-0 a suo favore. Un solo timido gioco condotto da Guillermo Garcia-Lopez in questo set decisivo prima di un ultimo colpo vincente, Novak Djokovic si qualifica per le semifinali del Monte-Carlo rolex Masters. Ma nel dolore. Roger Federer, il suo futuro avversario, non deve averne perso neanche una briciola.

“È stata molto dura oggi, ha commentato “Nole” dopo l’incontro. Guillermo Garcia-Lopez è stato migliore di me nei primi 90 minuti ma dopo ho saputo negoziare i momenti importanti: soprattutto 3-3, 15-40 nel 2° set. Dopo ho mantenuto il mio livello di concentrazione. Ho giocato molto aggressivo e sono molto contento di essermi qualificato per le semifinali.”

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