OPPOSTI IN TUTTO
Giovinezza e potere contro esperienza ed estetismo. E qualunque cosa accada, un finalista senza precedenti nella storia del Rolex Monte-Carlo Masters. La prima semifinale della 115a edizione del torneo vede Alejandro Davidovich Fokina contro Grigor Dimitrov, due giocatori che anche i bookmaker più stagionati e/o audaci probabilmente non avevano immaginato nell’ultimo quadrato del primo Masters 1000 sulla terra battuta della stagione.
Certo, lo spagnolo aveva raggiunto i quarti di finale l’anno scorso, ripetendo poi questa prestazione al Roland-Garros. Le sue abilità sulla terra battuta sono innegabili. Ma il suo inizio di stagione 2022 non aveva nulla di entusiasmante, con solo un quarto di finale a Doha come riferimento ma nove sconfitte su sole quattro vittorie. E poco prima di approdare nel Principato, Davidovich Fokina ha perso al primo turno a Marrakech contro l’argentino Federico Coria. Quanto al sorteggio, con lui non era stato clemente, visto che dopo un primo turno contro lo statunitense Marcos Giron, il nativo di Malaga aveva appuntamento con il numero uno del mondo Novak Djokovic. Il successo, meritato, (6-3, 6-7, 6-1) contro il serbo lo libera e gli dà fiducia. La sua corporatura media (1,83 m / 80 kg), un po’ tarchiato, con gambe infuocate, ricorda ai quarantenni l’argentino David Nalbandian, il suo busto imponente, il suo rovescio a due mani e il suo potente lift. Il suo outfit azzurro e bianco e la sua capigliatura rafforzano ulteriormente questa impressione. Ma il 22enne spagnolo, figlio di padre pugile, potrebbe anche entrare a far parte della prestigiosa stirpe dei suoi avi. D’altronde, da adolescente, Davidovich Fokina guardava sempre in televisione il Rolex Monte-Carlo Masters. “Ricordo bene la finale tra Rafael Nadal e Albert Ramos Vinolas (2017). Avevo 17 anni e mi sono detto che un giorno mi sarebbe piaciuto essere al loro posto.” Un’altra partita e il sogno si potrebbe avverare.
Ma attenzione, lo sognava anche Grigor Dimitrov e sogna ancora una finale a Monte-Carlo. Semifinalista nel 2018, due volte ai quarti di finale (2013 e 2015), il bulgaro ha giocato bene molto spesso sui campi dell’MC.C.C. dove si allena regolarmente. E delle sue otto sconfitte a Monte-Carlo, quattro sono state della racchetta di Rafael Nadal, comprese le ultime tre presenze. Nessuno ha ancora dimenticato quel primo quarto, nel 2013, quando Dimitrov aveva strattonato a lungo Nadal, rubandogli il secondo set con una valigia di punti vincenti e perdendo infine solo 6-2, 2-6, 6-4. Il suo tennis aereo, le sue anticipazioni precoci sulle palle, il suo rovescio a regola d’arte, la sua abilità a rete, il suo gesto al servizio, una tecnica che sembra una copia conforme del suo modello Roger Federer… A 30 anni, il bulgaro non ha perso niente di tutte le sue qualità. Fisicamente, è più in forma che mai. E se la testa segue, perché non sfruttare l’occasione che si presenta? Semifinalista a Melbourne, arrivato ai quarti di finale a Delray Beach e a Indian Wells, Dimitrov ha iniziato bene la stagione 2022. E per due settimane ha affinato le sue impostazioni sulla terra battuta, qui al M.C.C.C…
Faccia a faccia
Davidovich Fokina – Dimitrov 1-0
2021, Masters 1000 Roma, terra battuta, 1° turno, Davidovich Fokina 6-4, 7-6(4)