Simon fa vacillare Djokovic

Novak Djokovic ha dovuto impegnarsi a fondo per battere un Gilles Simon tenace che ha perfino servito per la vittoria a 5-4 al terzo set. Ma il serbo ha avuto l’ultima parola 6-3, 3-6, 7-5 in 2h31.

Quale era il Novak Djokovic che stava calpestando il campo Ranier III durante il suo primo match sulla terra rossa del 2017? Il brillante detentore del Roland Garros o il campione sorpreso non appena entrato in lizza, l’anno scorso, ed eliminato da Jiri Vesely? Ebbene, né l’uno né l’altro in realtà. Certamente, Novak Djokovic è stato incostante contro Gilles Simon. Ma il francese è tosto. Dopo il suo primo turno contro Malek Jaziri, Simon era di umore allegro e chiacchierone. “Mi sento benissimo fisicamente. Sono addirittura pronto per dei lunghi combattimenti. In realtà è strano, dato che ho disputato pochi match e ho avuto molto tempo per allenarmi. E ho lavorato davvero duramente. Avevo anche iniziato la preparazione sulla terra battuta con i quarti di finale della Coppa Davis contro la Gran Bretagna anche se non ho giocato (il capitano Yannik Noah, alla fine, ha scelto Jéremy Chardy nel singolo). Non sarà facile contro Novak Djokovic, ma di certo interessante. Ho sempre pensato che nel tennis le cose cambiano. Che si seguono dei cicli. Novak ha dominato davvero per molto, molto, molto (insiste) molto tempo. È capace di continuare? Forse sì. Ma…..”

 E su quel “ma” Gilles Simon ci ha lavorato tutto il pomeriggio sul campo centrale del Monte-Carlo Country Club. D’altro canto ha fatto break fin dal primo gioco ma Djokovic ha sempre risposto. E poi, a 4-3 il serbo ha ingranato l’acceleratore che gli ha permesso di intascare il primo set, 6-3, in 38 minuti. “Non ce la faccio” ha urlato allora Simon pieno di rabbia, tornando alla sua panchina.

Stesso scenario all’inizio della seconda manche con uno scambio di break. A 3-2 per Simon, la signora Djokovic lasciava la loggia a bordo campo, tutta elegante, con cappello nero e tacchi alti, il pancino rotondo sotto il soprabito beige (la coppia aspetta un secondo bambino). Forse questo ha contrariato il marito campione? Dapprima ha lasciato uscire un urlo scartando una palla break ma soprattutto numerosi dritti fuori dei limiti e Simon ha prendeva le distanze. Neppure il ritorno della signora Djocovic al 5-2 in favore del francese, né il miscuglio preparato dal suo clan in una bottiglia d’acqua, hanno avuto l’effetto scontato. Due giochi più tardi erano pari. L’orologio segnava 1h29.

Novak Djokovic sudava come non mai e si cambiava la maglia. Questo diavolo di Simon e le sue prestazioni oscillanti non gli offrivano alcun margine. Al 2-2 nell’ultimo turno, lo scenario si imballava con un punto che faceva alzare i 10.000 spettatori del centrale. A 40-40, Simon attaccava per primo nello scambio, entrava nel campo, è si scontrava con Djokovic, correndo come un pazzo per difendere, il serbo saliva a sua volta in rete. Passing disperato di Simon, volée di riflesso di Djoko e un pallonetto di Simon. Palla break. Sotto gli applausi. Esausto Novak tirava un rovescio a fondo rete. Break di Simon. Invano, Djokovic subito incollava un 3-3. Di nuovo 4-4. Simon, “instancabile” si concedeva un nuovo break. E così serviva per il match sul 5-4. La fatica? Il braccio che trema un po’? L’orgoglio di Djokovic? Tutti questi elementi combinati gli hanno alzato un po’ troppo le aspettative. E di fronte al migliore, questo non perdona. La fortuna era passata molto vicina a Simon. Ma è Djokovic che ancora una volta ha trovato la forza ad arringare il pubblico e di concludere, dopo un dritto disperato, nel fondo campo del francese.

E ‘stata una partita terribilmente difficile, ha spiegato sollevato Djokovic al microfono dello speaker del Centrale. Ci sono stati un sacco di scambi, dei punti molto lunghi. Fisicamente è stato intenso, duro, ed è un vero piacere esserne uscito. Grazie per il vostro sostegno durante tutto l’incontro. Per una prima partita sulla terra rossa, dopo il Roland Garros dell’anno scorso, sono stato ben servito.

Assente dalla tournée americana sul duro (Indian Wells-Miami) a causa di un gomito dolorante, Novak Djokovic è dunque di ritorno. E se è solo 25 ° in gara questa settimana, è ben determinato a riconquistare il suo posto molto più vicino alla vetta. Nel frattempo, non dimentica che ha vinto le ultime due edizioni del Monte-Carlo Rolex Masters negli anni dispari (2013 e 2015) … Che dire del 2017?

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