TSITSIPAS IN TUTTI I SUOI STATI
Gareggiare in una semifinale del Rolex Monte-Carlo Masters si deve meritare. Così quando i concorrenti degli ottavi di finale di questa edizione 2022, tutti in rappresentanza di una nazione diversa (come nel 2001 e nel 2018 ma per la terza volta solamente dal 2000) sono tornati due a due sul Campo Ranieri III, era con la ferma intenzione di vendere cara la loro pelle. Risultato: tre primi match in tre set, di cui due terminati al tie-break della manche decisiva (una prima dall’inizio del torneo) e 7h59 di gioco in totale per gli spettatori. Un’orgia di punti vincenti e di emozioni come solo il tennis sa dare. Ne volete ancora ? Nessun problema: il campione in carica Stefanos Tsitsipas vi offre una sessione notturna contro Diego Schwartzman.
Entrati in campo alle 20h10 tra gli applausi dei numerosi spettatori rimasti in tribuna, i due giocatori hanno iniziato la partita alle 20h15 in punto. 12 minuti dopo, il greco era già in vantaggio per 3-0 e ci sono voluti 29 minuti perché l’argentino, completamente dominato, evitasse i due zeri e segnasse il suo primo gioco per rimontare 5-1. Non abbastanza per far vacillare la statua ellenica? Dopo un gioco di servizio di 8 minuti e due set point mancati, Schwartzman aveva colmato un break di ritardo 5-2. Piccato, Tsitsipas ha stretto il gioco e ha chiuso la manche 6-2 in 43 minuti.
Più potente, più offensivo, più completo, più fresco, Tsitsipas era tutto un po’ troppo per Schwartzman, incapace di costringere il greco a scambi più lunghi o a corse ripetute. Privato di tempo, di colpi, di opportunità, l’argentino ha continuato a subire gli eventi. Sul 2-1, il campione in carica ha afferrato il break e inesorabilmente si è staccato fino al 5-2. E poi il black-out. Il buco nero. 1 punto segnato in 3 partite, errori grossolani. E Schwartzman, che non chiedeva di meglio si è ritrovato sul 5-5 invece che sotto la doccia. Nonostante un 4° doppio fallo sul 6-5, è riuscito a spingere Tsitsipas al tie-break. E lì, altro blackout del greco: due legni, un doppio fallo, due smash non abbastanza forti… 6 punti a 1 poi ben presto una manche pari. Tsitsipas non aveva più perso un set al Rolex Monte-Carlo Masters dalla sua sconfitta al secondo turno contro Medvedev nel 2019. Sette partite, sette vittorie senza subire nulla. Pazzo il tennis? Decisamente.
E quando lo stadio ha cominciato a gridare “Diego!” Diego! Diego! “ tanto la resilienza del piccolo argentino ha conquistato il pubblico, Tsitsipas ha cominciato seriamente a sbloccarsi. Ha prima ricevuto un avvertimento per “coaching” con il padre nel box, poi ha sfidato con gli occhi il pubblico dopo aver concesso il break per 2-0. Completamente perso in campo, fuori di sé, il greco ha fatto una serie scelte sbagliate e di falli diretti. Nonostante i suoi 196 cm, sembrava molto piccolo davanti al gigante di 1,70 m davanti a lui. 4-0, 40-30 palla di 5-0 per Schwartzman. Tsitsipas, frastornato, si precipita a rete e viene premiato, fa un altro break di ritardo e torna sul 4-2. Più che una follia, l’incontro è caduto nell’irrazionale con un nuovo break di Tsitsipas 4-3. Poi 4-4. In tribuna c’era più atmosfera che allo Stadio Louis II in una notte di vittoria, anche se, allo stesso tempo, la squadra di calcio biancorossa era anche lei in procinto di firmare una piccola impresa imponendosi sul Rennes (3 -2).
Tsitsipas, alla fine, dopo essere riuscito a togliersi il coltello che lui stesso si era piantato negli addominali sporgenti e soprattutto a cacciare dalla sua mente qualche demone, ha ripreso il corso di una partita che avrebbe dovuto concludere molto tempo prima. Break sul 4-4 per condurre 5-4. Servendo una seconda finale consecutiva, il Dio greco è volato a rete per tuffarsi in una volée vincente da incidere nell’Olimpo. T-shirt macchiata di terra rossa, ha visto l’ultimo rovescio di Schwartzman agganciarsi alla rete dopo 2h43. E mentre Alexander Zverev probabilmente doveva coricarsi nella sua stanza d’albergo dopo la sua maratona contro Sinner (3:07), Tsitsipas stava già facendo lo stesso, esausto, contro la rete del Centrale. Almeno, le teste di serie n°2 e 3 partiranno con freschezza a pari livello per la loro semifinale.