TSITSIPAS RADDOPPIA LA SCOMMESSA
Stefanos Tsitsipas ha mantenuto il titolo e ha vinto il suo secondo Masters 1000 battendo Alejandro Davidovich Fokina 6-3 7-6(3) in 1:36.
Questa volta, Stefanos Tsitsipas ha potuto condividere la sua felicità. Con la sua famiglia, ovviamente, ma soprattutto con i 10.000 spettatori del Rolex Monte-Carlo Masters. Incoronato lo scorso anno nel Principato, il greco aveva ovviamente assaporato questo primo Trofeo in Masters 1000 ma, a causa della pandemia di Covid-19, aveva alzato la Coppa del Principe Alberto II davanti a tribune disperatamente vuote. Quindi il suo sorriso, immenso, questa domenica 17 aprile 2022, sul palco di Corte Ranieri III, era ancora più ampio di dodici mesi prima. Sotto un sole cocente e un cielo azzurro immacolato, l’ovazione è stata lunga e sostenuta, perché anche il pubblico aveva un disperato bisogno di emozioni dal 2019 (l’edizione 2020 era stata annullata a causa della reclusione). Solo alcuni erano dispiaciuti che Alejandro Davidovich Fokina non abbia strappato il tie-break del secondo set per prolungare un po’ la suspense e giocare a una 115esima edizione ricca di colpi di scena.
Perché se Stefanos Tsitsipas ha vinto il suo 8° titolo ATP in due set (6-3, 7-6), riequilibrando un po’ il suo record di finali giocate (8 vittorie / 11 sconfitte), non è stato senza un piccolo spavento (uno in più) nella seconda manche. Logicamente, il greco, testa di serie n°3 e campione in carica, stava iniziando la partita più rilassato di Alejandro Davidovich Fokina, che stava giocando la sua prima finale in assoluto sul circuito. Ma se c’è uno sport in cui la logica è spesso messa in discussione, è il tennis. Ed è stato lo spagnolo a fare break per primo portandosi in vantaggio per 2-1 su un sottile taglio di rovescio ammortizzato. Vantaggio subito cancellato da Tsitsipas con un dritto che passa lungo la linea. La svolta del set arriva sul 4-3 Tsitsipas. Forzando un po’ per restare in contatto, Fokina sgancia un rovescio di ben venti centimetri e vede il set scivolargli via da sotto il naso (6-3 in 31 minuti). Questa volontà di tener testa al N°5° del mondo si riflette anche nel foglio finale delle statistiche (29 errori non forzati per 18 tiri vincenti per Fokina / 18 “winners” e 17 “unforced errors” per Tsitsipas.
Sulla sua corsa, il finalista del Roland-Garros 2021 ha fatto break all’inizio della seconda manche (2-0) e l’incontro sembrava chiuso. Per niente. Raccogliendo e scuotendo le poche gocce di benzina rimaste nel motore, Davidovich Fokina ha resistito come aveva annunciato per la sua prima grande finale. Ha segnato 10 punti su 11 per recuperare e persino passare avanti 3-2. Il pubblico a quel punto lo ha esortato a continuare. Tsitsipas, invece, stringe il gioco, lanciando un enorme grido di rabbia per pareggiare a 3-3. Lo stress ha catturato lo spagnolo sul 4-4. Primo con un 3° smash sbagliato dopo una magnifica difesa del greco. Poi con due falli, uno nel diritto e uno nel rovescio e uno Tsitsipas che spezza il ritmo per pungere meglio nel diritto e cogliere il servizio avversario. Ma come contro Diego Schwartzman nei quarti di finale (ha vinto 6-2, 5-2), il membro della Mouratoglou Academy, non è riuscito a chiudere sul servizio sul 5-4. Fokina ha alzato le braccia verso la folla, incoraggiandola ad alzarsi. Sconosciuto al grande pubblico prima dell’inizio della settimana, il nativo di Malaga si nutriva del potente “Foki! (il suo soprannome) Foki! Foki! cantato dagli spalti. Un grande riconoscimento per chi lunedì punterà al 27° posto nel mondo.
In caso di vittoria, sarebbe entrato nella Top 20. Ma il successo ha scelto il suo campo nel tie-break, quello del detentore del titolo. Sul 2 a 1, Tsitsipas ha decentrato un dritto che è atterrato… sulla linea e poi è finito a rete. Al suo secondo match point, sul 6-3, il greco si stacca in difesa e conclude con un magnifico passaggio di rovescio. Davidovich Fokina tenta un ultimo tuffo (la sua firma questa settimana). Invano. Ben presto i due giocatori si ritrovano a terra, supini, ricoperti di terra battuta. Uno autore di una doppietta a Monte-Carlo – come solo Rafael Nadal (dal 2005 al 2012 poi dal 2016 al 2018), Juan Carlos Ferrero (2002 e 2003), Thomas Muster (1995 e 1996), Bjorn Borg (1979 e 1980) ) e Ilie Nastase (dal 1971 al 1973) prima di lui nell’era Open, l’altro battuto ma pieno di speranze per il resto della stagione. Se Taylor Fritz, a Indian Wells, e Carlos Alcaraz, a Miami, avevano allungato la lista dei nuovi vincitori del Masters 1000, Stefanos Tsitsipas è diventato l’8° giocatore in attività del circuito a contare almeno due successi in questa categoria dietro a Djokovic (37) , Nadal (36), Federer (28), Murray (14), Zverev (5), Medvedev (4) e a pari merito con Tsonga (2).