UNO CHOC E UN’APERTURA

Rafael Nadal è solo a due vittorie da un dodicesimo titolo al Rolex Monte-Carlo Masters, ma sabato dovrà superare un bel test contro Fabio Fognini. L’italiano è di certo svantaggiato con 11-3 nei suoi duelli precedenti ma ha sempre causato problemi allo spagnolo e lo ha già battuto sulla terra battuta. Diverse volte miracolato in questo torneo rimontando un set e un break, l’attuale 18° mondiale ha la potenza, la velocità di gioco e il grano di follia che serve per sperare contro Rafa. A condizione che non paghi in semifinale tutti gli sforzi che ha fatto per arrivarci.

Il N°2 del mondo, ha dovuto lavorare nei quarti, lasciando intravedere che tutto il suo gioco non era forse ancora così ben definito come si credeva. Ma ha saputo anche passare alla marcia superiore per ripristinare la situazione e vincere contro Pella: ne ha messo sotto dunque già parecchi. Nessun segreto per lui contro Fognini, dovrà dettare il gioco e imporre il suo lift per non rischiare di mettere in moto il rullo compressore del suo avversario. Dovrà anche portare l’italiano in un gioco di usura che metterebbe a dura prova la sua pazienza. Ma Rafa sa anche che quando il braccio di Fabio prende fuoco, a volte non c’è niente da fare. L’intera sfida sarà neutralizzare il suo rivale per non arrivare a questo.

 

Nell’altra semifinale, è un tuffo nell’ignoto. Nessuno dei due giocatori ha ancora giocato una semifinale nel Masters 1000, e ognuno ha mostrato alcuni segni di sofferenza fisica nei quarti di finale. La pressione della sfida sarà enorme, allora è lecito pensare che colui che saprà improvvisare meglio passerà il traguardo per primo. Dusan Lajovic e Daniil Medvedev hanno fatto una buona impressione questa settimana e hanno tagliato molte teste, Novak Djokovic è l’ultimo per il russo. Abbiamo visto tanto di quel sangue freddo e di controllo in un 14° mondiale, le cui qualità di difesa e di scontro sono impressionanti, che si è tentati di farne il favorito di questo match, anche se è Lajovic che è più specializzato sulla terra rossa.

Vedremo come Medvedev avrà digerito la sua vittoria contro il N°1 al mondo, e in quale stato saranno i suoi adduttori. Lajovic non ha assolutamente nulla da perdere, quindi se riesce a giocare libero e a eseguire il suo gioco perfetto sulla terra rossa, ha di che perturbare i neuroni dell’avversario. Ha le variazioni capaci di rompere il ritmo del russo, ha le capacità di accelerazione per sopraffarlo. Unica certezza, il vincitore di questa partita farà la miglior performance della sua carriera.

I nostri partner