Djokovic senza rivali 

Il serbo Novak Djokovic ha vinto il Monte-Carlo Rolex Masters per la seconda volta battendo in finale il ceco Tomas Berdych 7/5 in…… Vincitore degli Open di Australia, poi dei Masters 1000 d’Indian Wells, Miami e quindi Monte-Carlo, il numero uno al mondo è insaziabile

Come si può riconoscere un grande campione? Guardando il suo palmarès, la sua notorietà, la sua aura … Ma anche la sua capacità di vincere in qualsiasi circostanza. Anche se sono svantaggiose. Il secondo titolo di Novak Djokovic a Monaco non passerà alla storia come il più sgargiante, il più spettacolare, quello meglio riuscito. Nel 2013, il serbo aveva messo fine a otto anni di regno di Rafael Nadal nel Principato dando una lezione di tennis nella finale allo spagnolo sulla sua terra. Il tutto con una caviglia dolorante che aveva per un po’ messo in forse la sua partecipazione. Nel 2015, “Djoko” ha recuperato il suo trono, che gli era stato strappato da Stan Wawrinka dodici mesi prima, facendosi violenza per circa 1h contro Tomas Berdych. Perché Novak Djokovic ha giocato un tennis intermittente durante questa finale sconnessa e indecisa. Errori insoliti, esitazione anche nella scelta delle racchette, il n°1 mondiale sembrava trascinare la sua armatura come un fardello per il Campo Centrale ora ribattezzato Campo Rainier III.

Eppure la fanfara dei Carabinieri del Principe aveva regalato un’apertura del sipario unica, eseguendo prima l’inno nazionale monegasco e poi rivisitando “Get Lucky” di Daft Punk o “I love Rock n’Roll.” Ma il cielo coperto e minaccioso, la schiuma delle onde del Mar Mediterraneo, le raffiche di vento, hanno dato da subito un ritmo tormentato alla finale nel 2015.

Come nella sua semifinale contro Rafael Nadal, Novak Djokovic ha fatto fatica a mettersi in moto e si ritrovava breakato all’inizio 2-0, poi conduceva 3-1. Il suo rovescio si impantanava sulla fascia della rete, e le sue gambe mancavano di velocità. Contro di lui Berdych, senza esagerare, dettava il ritmo con il suo dritto e il suo rovescio. Ma “Nole” recuperava in fretta il suo spirito, débrekava, prendeva il volo 5-3, servizio a seguire. Fino a una nuova panne che lo ha costretto a disputare altri quattro giochi. Fortunatamente per lui, a 6-5, Berdych sprecava quattro colpi dritti, tutti uguali, sfasati, nel corridoio per regalare il set a Djoko.

Lo scenario ha continuato bene o male fino a 3-2 in favore del serbo nel secondo set. Poi è stato il momento scelto dalla pioggia per fare la sua comparsa, spedire i due giocatori negli spogliatoi e gli spettatori al riparo per poco più di un’ora. Un’interruzione sfavorevole a Djokovic, spesso a disagio con le interruzioni, che inavvertitamente rilanciava la partita, poiché Berdych coglieva al volo l’opportunità alla ripresa del gioco e intascava la seconda manche 6-4.

Comunque niente paura per Djokovic. Come nella finale contro Andy Murray a Miami, e, come spesso in altre occasioni, Nole non ha quasi lasciato il tempo al ceco di immaginare di rivincere un Masters 1000 dieci anni dopo quello di Bercy. In pochi minuti, conduceva già 4-0 nel terzo …

Berdych, impeccabile per tutto l’incontro, certamente ha lottato fino alla fine, colmando un break in ritardo, poi salvando un match point sul 5-2 con una schiacciata spettacolare dalla linea di fondo, ma mancava ancora qualcosa cosa. Sotto i riflettori, Novak Djokovic ha sollevato le braccia in aria dopo un ultimo rovescio troppo lungo di Berdych. I riflettori e il crepitio dei flash sono ancora e sempre per lui …

 

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Le statistiche della finale

Novak Djokovic

Punti vinti                                                                106

Percentuale di primi servizi                                       59%

Percentuale punti vinti su primi servizi                       67%

Percentuale punti vinti su secondi servizi                   50%

Palle break ottenute / convertiti                                 5/14

Colpi vincenti                                                           23

Errori diretti                                                             38

Punti vinti a rete                                                       4/6
Tomas Berdych

Punti vinti                                                                104

Percentuale di primi servizi                                       44%

Percentuale punti vinti su primi servizi                       75%

Percentuale punti vinti su secondi servizi                   45%

Palle break ottenute / convertiti                                 4/10

Colpi vincenti                                                           31

Errori diretti                                                             50

Punti vinti a rete                                                       17/26

 

I numeri da ricordare

3: Indian Wells, Miami, Monte-Carlo. Novak Djokovic ha vinto i primi tre Masters 1000 della stagione. Una prima. Anzi si tratta addirittura in un’infilata di quattro consecutivi con quello di Parigi a fine 2014.

23: il numero di vittorie per Novak Djokovic nel Masters 1000. Il serbo raggiunge Roger Federer e ora è a solo quattro unità dal record di Rafael Nadal (27)

30: il numero di vittorie di Novak Djokovic dall’inizio della stagione 2015. Per solo 2 sconfitte (contro Ivo Karlovic a Doha e Roger Federer a Dubai)

52: il numero totale di titoli di Novak Djokovic di cui quattro già in questa stagione (Open d’Australia, Indian Wells, Miami, Monte-Carlo)

1000: il numero di punti raccolti da Novak Djokovic a Monte-Carlo … C’è di che accentuare ulteriormente il vantaggio del leader della classifica ATP.

628.100 euro: la somma offerta a Novak Djokovic per la sua vittoria. Il finalista Tomas Berdych ha ricevuto 308.000 €.

 

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