Nadal al trotto

Cielo azzurro e sole splendente sopra il Monte-Carlo Country Club. Brezza leggera e terra ocra, luminosa quanto basta. Condizioni perfette per gli amanti della terra del calibro di Rafael Nadal. E l’otto volte vincitore del Masters 1000 monegasco, ovviamente, in grado approfittarne per la sua partita di apertura questo mercoledì. Tutto vestito di arancione fosforescente pallido e di grigio, in contrasto col giallo “evidenziatore” con cui era vestito Stan Wawrinka che l’aveva preceduto sul campo Ranieri III ” Rafa ” ha avuto la meglio su Aljaz Bedene 6-3, 6-3 in 1h20.

Logico, visto il Curriculum da campione di Rafael Nadal. E logico, visto la differenza di classifica tra i due uomini: Nadal punta al 5° posto, mentre il britannico, è al 60 °. La mancanza di esperienza combinata alla pressione, inevitabilmente, messa contro il suo avversario a ogni colpo dallo spagnolo hanno quindi avuto la meglio su Aljaz Bedene. E questo, senza che Rafael Nadal abbia avuto bisogno di sfoderare il suo gioco delle grandi occasioni. Troppe imprecisioni, alti e bassi e non abbastanza efficacia al servizio in quello che ” Rafa ” ha mostrato in campo per la sua prima partita nel Principato, per poter trarre degli insegnamenti per il resto del torneo … Perché un primo match è sempre una trappola, anche per i campioni, soprattutto quando si cambia di superficie.

Comunque sia, Rafael Nadal ha azzeccato per primo il break, nel quarto gioco del primo set, grazie ad un rovescio troppo lungo del suo avversario, e ha preso il vantaggio 5-1 in 23′. E a quel punto, allora, quando serviva per vincere questa prima manche, la macchina si è un po’ ingrippata e ha addirittura rilanciato Bedene (5-2). Ma senza alcun impatto, il maiorchino è riuscito a concludere due giochi più tardi su un asso (6-3 in 36′).

Da quel momento, Aljaz Bedene non è più stato in grado di dar preoccupazioni all’uomo vincitore di 8 Monte-Carlo Rolex Masters. Un po’ troppo tirato per strappare al massimo un gioco qua e là. Eppure “Rafa” ha ancora una volta mancato il bersaglio quando ha servito per il match sul 5-2, dopo aver azzeccato un doppio break. Ma non due volte: l’ultimo rovescio troppo lungo del britannico gli ha regalato la vittoria e un visibile sollievo.

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