Primo francese ai quarti di finale del Rolex Monte-Carlo dai tempi di Richard Gasquet nel 2018, Ugo Humbert non si unirà, quest’anno, a Lucas Pouille, l’ultimo tricolore ad aver raggiunto le semifinali, un anno prima, nel 2017. La colpa forse è della stanchezza accumulata da inizio torneo, e in particolare questi ottavi di 2h53 contro Lorenzo Sonego terminati alle 22.49 di giovedì sera, ma anche e soprattutto a causa di Casper Ruud, arduo avversario in difficoltà, seppur su terra battuta – suo terreno apparentemente favorevole.
Iniziata al tramonto, con i riflettori accesi, con una temperatura meno torrida, la sfida di Humbert contro il doppio finalista del Roland-Garros e il suo dritto molto simile al colpo di un grandissimo, rafael Nadal, è apparsa difficilissima. Fedele al suo schema ultra aggressivo, il Francese, originario di Metz ha provato ad attaccare il norvegese proprio all’inizio dell’incontro. Ma da subito, Ruud ha cominciato a dettare il ritmo con i suoi dritti spostati, costringendo Humbert a correre molto e ad affrontare traiettorie circolari meno facili da contrastare. Un break sul 2-2 per poi passare sul 4-2, poi tre errori diretti nella rete del francese e il primo set è passato in 35 minuti.
Quando Ruud segna 2-0 nel secondo set, le probabilità di una vittoria per Humbert volano praticamente via. Ma il 14° al mondo grazie ad una grande preparazione fisica e grande fiducia in se stesso, riesce a risollevare molte brutte situazioni. Lungi dal darsi per vinto, Humbert cerca di riprendersi e approfitta di due orribili doppi falli di Ruud per portarsi in vantaggio con 3-2, per poi affrontare il servizio. Ha avuto bisogno di 12 minuti per confermare il suo break point, respingendone tre, il tutto con estremo stile, simile ad un missile di diritto lungo la linea. Uno dei 10 vinti nell’intero set, a cui vanno aggiunte 5 rovesci per un totale di 16 “punti vincenti” in dieci match. Ormai ubriaco di tante palle colpite, Ruud vede addirittura il francese quasi appeso alla rete sul 5-4. A questo punto, per un attimo abbassa la guardia.
Humbert non sceglie certo un buon momento per fare una pausa nello spogliatoio e cambiarsi la tenuta. Ma è il momento per Ruud di riordinare sue idee e per il francese di dimenticare lo stress di poco prima. Ruud fa break point sul 2-1 nel round decisivo, mentre Humbert continua ad attaccarlo e a mettere a segno dei magnifici tiri vincenti; intanto il norvegese stringe i denti e serra il suo gioco, mette in pratica il suo gioco di terra e finisce per infliggere la sconfitta con (6 -3, 4- 6, 6-1 in 2h05).
In semifinale affronterà quindi Novak Djokovic, remake perfetto della finale dell’ultimo Roland-Garros.
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