Stan, Nole, Roger, Rafa … hanno detto
Le principali teste di serie del Monte-Carlo Rolex Masters si sono prestate al gioco della domanda-risposta di fronte alla stampa questa domenica pomeriggio. Verbatim.
Novak Djokovic: “Sono così motivato e ispirato a giocare qui!”
“Cerco di non pensare troppo alla fatica e piuttosto di contare sul lavoro fisico che ho fatto durante la stagione invernale, nonché a tutto quello che ho fatto per raggiungere questo stato d’animo che mi permette di mantenere questo alto livello di tennis durante tutto l’anno o quasi. Questa non è la prima volta che mi trovo in questa situazione in cui arrivo dopo aver già giocato un sacco di partite, mentre siamo solo in aprile. Diciamo che è un prezzo positivo che devo pagare dopo questo ottimo inizio d’anno, quindi non mi lamento! Al contrario, provo piacere a stare in campo, gioco un tennis incredibile! Col 2011, è il miglior inizio di stagione che faccio, spero che continuerà. Ora la terra battuta è differente dal duro. Ma la superficie su cui sono cresciuto e gioco in casa. É qui che vivo, la mia famiglia è qui, mi sento molto a mio agio e entusiasta all’idea di giocare a Monte-Carlo e, inoltre, è un luogo in cui ho sempre giocato in modo regolare. Mentalmente, sono così motivato e ispirato a giocare qui e a partecipare al torneo! Cercherò di andare il più lontano possibile, ma di certo sarà difficile.”
Rafael Nadal: “Non credo di aver dimenticato come si gioca a tennis”
“Mi sento sempre bene a Monte Carlo! E’ normale avere un buon feeling quando si torna in uno dei propri luoghi preferiti e su una superficie che si adora. Questa non è la prima volta che sono nella posizione di chi non difende un titolo, lo sapete, ci sono abituato. Ma so che devo giocare meglio di quanto non abbia fatto dall’inizio dell’anno e sto lavorando perché questo avvenga nel più breve tempo possibile. Se io non credessi di poterlo fare, non sarei qui. Non ho pressioni quest’anno: non è un caso che io non sia il favorito, ho giocato peggio di tutti i miei “rivali teorici”! In realtà, c’è ben poca differenza tra giocare male e giocare bene, si gioca sui dettagli. Se lavori bene, se sei motivato, allora bisogna essere pazienti perché il momento in cui passi dallo stato di giocare male a quello di giocare bene può arrivare velocemente. Sto bene di testa, devo solo ritrovare la fiducia in me stesso, perché non credo di aver dimenticato come si gioca a tennis (sorride). Se scendo ulteriormente in classifica non è un problema: tornerò ancora più in alto, di questo ne sono sicuro.”
Roger Federer: “Sono riuscito a prendere delle vacanze, è fatto! »
“Mi sento bene, sia par quanto riguarda il gioco, che la forma. Sono arrivato presto qui, giovedì, e ho potuto allenarmi due volte sul centrale, venerdì e sabato, il che è raro di solito. È comunque il primo torneo sulla terra battuta dopo sette mesi di pausa – metto da parte la Coppa Davis sulla terra battuta indoor- e vedremo, ma finora, tutto va bene! Sono felice della mia programmazione in questo inizio d’anno, sono stato in grado di prendere una vacanza, così è fatto! – ho fatto un grosso blocco fisico, ne farò un altro dopo Monte-Carlo e ne farò un altro ancora prima di Istanbul e Madrid. L’anno scorso in finale contro Stan, io non ci sono andato molto lontano, ho avuto delle opportunità, ma ero molto felice per Stan e questo non mi impedisce di dormire! Quest’anno, Stan ed io possiamo ritrovarci ai quarti, è vero, ma non ci penso ancora. Quanto al fatto se questo torneo arriva un po’ presto nella stagione, eh beh … la stagione su terra battuta deve pur iniziare da qualche parte! »
Tomas Berdych: “Sarebbe bello aggiungere un titolo al mio palmarès”
“E’ una settimana perfetta per iniziare la stagione su terra battuta: il luogo e il meteo sono perfetti. Sono arrivato a Monte-Carlo subito dopo Miami, dunque sono qui da lunedì e ho cominciato ad allenarmi il martedì. Ho passato la maggior parte del tempo sui campi e la settimana sta andando bene finora. Colpisco abbastanza bene la palla in allenamento, la sento bene, e per me sulla terra battuta, è sempre un buon indizio prima di cominciare un torneo. Quindi non vedo l’ora di giocare la mia prima partita. Non mi sono fissato alcun obiettivo specifico per questa stagione sulla terra battuta, anche se, ovviamente, sarebbe bello aggiungere un titolo al mio palmarès … ma ci sono altri 55 ragazzi che vogliono la stessa cosa!”
Milos Raonic: “Ora posso mettere in atto una strategia sulla terra battuta »
“Non credo che oggi ci siano così tante differenze tra i tipi superficie di quante ce ne fossero prima. Quantomeno in termini di gioco. Tuttavia, su terra battuta, il rimbalzo della palla e il movimento cambiano un po’. Grazie a Riccardo e a Ivan (Piatti e Ljubicic i suoi allenatori) ho fatto grandi progressi e continuo a migliorare. Sono ormai dieci mesi che ho preso l’abitudine di allenarmi e di giocare su terra battuta. Non è che questo sia difficile per me, ma semplicemente, mi ci è voluto un po’ di tempo per abituarmi alla superficie. In realtà, mi sono reso conto che non bisognava muoversi troppo, ma al contrario, bisognava cercare di controllare la palla e dettare lo scambio. Questo aspetto tattico mi piace sempre di più. Ora sono in grado di mettere in atto una strategia sulla terra battuta, e non me ne rendevo conto prima. E poi a Monte-Carlo, è molto facile per me, più rilassato rispetto ad un altro torneo, perché so dove andare a mangiare la sera, so dove fare la spesa, ho un appartamento e conosco bene il Monte-Carlo Country Club … anche se devo ammettere che il sito è molto grande e che durante l’anno, al di fuori del torneo, ne devo percorrere neanche la metà!”