TSITSIPAS ALL’APPUNTAMENTO!
Era dovuto passare per le qualificazioni qui la scorsa stagione, ma questa volta Stefanos Tsitspas è tornato al Rolex Monte-Carlo Masters come N°8 del mondo e ha mantenuto perfettamente le aspettative per entrare in lizza. Il greco ha vinto contro Mikhail Kukushkin (6-3, 7-5), al termine di una solida prestazione generale, anche se si è complicato la sua vita nel secondo set. In testa 3-1 con delle palle di 4-1, si è trovato a 3-3 prima di fare di nuovo break e perderlo subito dopo (4-4). Ma negli ultimi due giochi, il semifinalista dell’Open di Australia ha fatto vedere chi era il boss.
Eccolo dunque avviato verso un duello che dovrebbe essere un classico degli anni a venire contro il russo Daniil Medvedev, 14° al mondo. I due giocatori, d’altronde, hanno la loro base di allenamento non lontano da Monte Carlo, all’Accademia Mouratoglou per Tsitsipas e a Cannes per Medvedev, che parla un perfetto francese. All’uscita del campo, la nuova stella del circuito mondiale è stata molto lucida sulla sua performance del giorno contro Kukushkin.
“È stato difficile il servizio nel secondo set, bisognava anche gestire la frustrazione e far prova di pazienza: l’ho fatto bene, quindi nel complesso sono felice. E poi ho servito bene nell’ultimo gioco.” Ora si aspetta una lotta feroce contro Medvedev che non ancora ha mai battuto in tre scontri. “Medvedev sembra molto in forma, sarà una sfida, non l’ho ancora mai battuto. Ha uno stile diverso dagli altri, dovrò riuscire ad adattarmi. Ma voglio giocare il mio gioco e lotterò fino alla fine.”
Tsitsipas ha anche preso il tempo per guardare indietro il percorso fatto dall’anno scorso quando aveva perso al secondo turno contro David Goffin dopo le qualifiche. Chiaramente non è più lo stesso giocatore. “Ho fatto molti progressi dall’anno scorso, ho lavorato bene sul mio gioco ma anche mentalmente e fisicamente. È bello vincere qui, sono contento, è stato importante per me.” Il ventenne ha tutto per brillare questa settimana con la sua potenza naturale e il suo gioco in avanti, ma passerà attraverso la necessità di trovare una breccia nel muro di Medvedev.